Alla SPS di Parma, Robox espone il suo motion controller RP-1, il primo di una nuova generazione di controlli Robox, che nasce da una collaborazione con il Gruppo Phoenix Contact. Questo neonato motion controller ha infatti risorse hardware e software atte a pilotare direttamente il nuovo bus Axioline di Phoenix Contact.
Non meno importante la possibilità di interfacciare i moduli certificati per la safety: PLC , input e output. Detti moduli possono lavorare localmente sul bus axioline oppure in remotato. In quest’ultimo caso il grande vantaggio è di non necessitare di strutture hardware dedicate utilizzando il bus di campo principale. Nel caso Robox Ethercat.
I vantaggi che nascono da questa collaborazione sono innanzitutto legati alla vasta ed affidabile famiglia di periferiche Phoenix Contact, interfacciate oltretutto con uno standard performante quale è l’Axioline e all’ampia gamma di moduli “safety”certificati disponibili. Moduli in grado di lavorare utilizzando il bus di campo principale (per es. EtherCAT) senza richiedere ulteriori strutture.
Concept RIG7: nasce da una collaborazione con Asem, volta allo sviluppo di un terminale di programmazione concepito per la programmazione dei robot, ma non solo.
Questa collaborazione non si è fermata al predetto sviluppo, ma è andata oltre coinvolgendo HMI e PC industriali. Particolarmente interessante, riguardo l’HMI, è la possibilità di effettuare Remote Service mediante le prestazioni dell’ “Ubiquity”. Questa collaborazione non si è fermata al predetto sviluppo, ma è andata oltre coinvolgendo HMI e PC industriali.
Riguardo al software, ai ben consolidati linguaggi di programmazione, caratteristici della piattaforma Robox (linguaggio strutturato, ladder, ISO,object blocks) è stato affiancato il nuovo linguaggio RPL concepito per un’agevole programmazione in campo robotico.
RPL sfrutta la potenzialità della biblioteca RPE (Robox Path Executor), ma rende le risorse dello strumento molto più facilmente utilizzabili dal programmatore.
E’ stata inoltre introdotta la “planar compensation” , molto utile ogni qualvolta si voglia superare la precisione intrinseca della meccanica della macchina.
Info e documentazione qui.